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4 ottobre 1978. In Vaticano si tiene la cerimonia funebre di Albino Luciani, il Papa dei trentatré giorni.

Quello che lo elesse fu un Conclave a suo modo storico: fu breve, brevissimo (durò appena un giorno); fu il primo che vide esclusi dal voto i cardinali ultraottantenni (così come stabilito da Paolo VI con il motu proprio “Ingravescentem Aetatem”, del 21 novembre 1970) e fu il primo ad essere seguito in diretta, in mondovisione, dalle tv di tutto il pianeta.
Albino Luciani pensava di essere fuori dalla cerchia dei “papabili”. A sua sorella aveva confidato: “Difficile trovare una persona adatta ad andare incontro a tanti problemi, che sono croci pesantissime. Per fortuna io sono fuori pericolo. E’ già gravissima responsabilità dare il voto in questa circostanza“. Non andò come auspicato dal Patriarca di Venezia.  I 111 cardinali elettori entrarono nella Cappella Sistina la sera del 25 agosto 1978. La fumata bianca si levò alta nel cielo alle 18,24 del giorno successivo, il 26 agosto. Una curiosità: tra gli scrutatori venne sorteggiato anche un cardinale polacco, Karol Wojtyla.

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