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8 luglio 1972. Ucciso in Libano Ghassan Kanafani.

É vittima di un attentato incendiario Ghassan Kanafani, giornalista, scrittore e attivista palestinese, portavoce del Fronte Popolare di Liberazione della Palestina. Con lui muore anche una nipotina di 16 anni. A ucciderlo è il Mossad, per vendicare un attacco attribuito al suo gruppo politico nei giorni precedenti. Nato nel 1936 ad Akka, nel 1948, al momento della costituzione dello stato d’Israele, viene espulso dal paese.
Esiliato a Beirut e poi a Damasco, nel 1955 inizia ad insegnare all’università. Si trasferisce in Kuwait e poi nuovamente a Beirut, dove lavora come giornalista ed editore capo del giornale Al-Hadaf. I temi letterari di Kanafani trattano sempre del destino personale del profugo, schiacciato tra due tragiche realtà: l’occupazione e l’esilio.

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