«Mai avrei pensato potesse accadere una cosa del genere. Un atto triste e disgraziato, chi ha rubato le ceneri di Elena deve sapere che non l’avrà mai, perché lei vola alta in cielo». Davanti all’ingresso della stazione dei carabinieri di San Lorenzo Graziella Viviano e la sorella trattengono a fatica le lacrime.
La tristezza è enorme, ma questa volta si sono aggiunte anche l’angoscia e l’incredulità per un gesto che per ora non trova spiegazioni, commesso all’interno del cimitero del Verano a poche ore dal secondo anniversario della morte di Elena Aubry, la motociclista di 25 anni deceduta il 6 maggio 2018 in via Ostiense in un incidente provocato dagli avvallamenti sul manto stradale.