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Moby Prince, 25 anni fa il disastro: l’Ustica del mare con 140 morti e nessun colpevole.

Il 10 aprile del 1991, 25 anni fa, nella rada di Livorno il traghetto Moby Prince e la petroliera Agip Abruzzo entravano in contatto. Dopo lo scontro il rogo: le vittime furono 140, tra passeggeri ed equipaggio del traghetto. Il disastro della Moby Prince è uno dei tanti misteri italiani ancora senza un epilogo e con tanti punti oscuri. La petroliera Agip non avrebbe dovuto trovarsi in quel punto, ma questa è solo una delle tante circostanze misteriose e sui cui la magistratura non è riuscita a fare chiarezza, così come la presenza in rada di navi militari americane, di una nave “fantasma” chiamata Theresa intercettata via radio, o ancora una nebbia inusuale che avvolge la petroliera, oltre a concitate comunicazioni radio in lingua inglese e al caotico e tardivo intervento dei soccorsi. Il tempo non ha portato a una verità definitiva, e le indagini da subito sono andate nella direzione dell’incidente e dell’errore umano, ricaduto in gran parte sul comandante Ugo Chessa, provocando la reazione battagliera del figlio Luchino, che nella tragedia ha perso anche la madre e che non si è arreso alle conclusioni fumose dell’inchiesta. Insieme ad altri familiari delle vittime, si è costituito parte civile nel processo con l’associazione “10 Aprile”. Per ricordare i 140 morti , in piazza della Repubblica a Livorno sono state collocate 140 sedie vuote.

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