fbpx

Il giornalismo sportivo piange Rino Tommasi, il grande narratore del tennis e della boxe in Italia.

Il mondo dello sport italiano perde una delle sue voci più amate e rispettate: Rino Tommasi. Il celebre giornalista e cronista si è spento all’età di novant’anni, lasciando dietro di sé un’eredità incalcolabile nel panorama del giornalismo sportivo.
Con una carriera lunga e ricca di successi, Tommasi ha saputo trasformare il racconto del tennis e della boxe in una vera e propria arte, diventando una figura iconica e un punto di riferimento per generazioni di appassionati.

Una carriera di eccellenza e innovazione

Firma storica di prestigiose testate giornalistiche come La Gazzetta dello Sport, Tuttosport e Il Messaggero, Rino Tommasi ha contribuito a rivoluzionare il modo di raccontare lo sport in Italia.
La sua straordinaria capacità di analisi, unita a una passione autentica per le discipline che seguiva, lo ha reso unico nel suo genere.
Nel 1981, Tommasi è stato scelto come primo direttore della redazione sportiva di Canale 5, segnando un momento cruciale nella storia del giornalismo sportivo televisivo.
Durante i suoi dieci anni di leadership, ha portato il Super Bowl nelle case degli italiani e ha ideato il programma “La grande boxe”, che ha avvicinato il grande pubblico a uno sport spesso considerato di nicchia.

Il binomio indissolubile con Gianni Clerici

Nel mondo del tennis, Tommasi ha trovato un partner professionale insostituibile in Gianni Clerici. Insieme, i due hanno formato una coppia leggendaria, capace di arricchire le telecronache con competenza, ironia e una complicità rara.
La loro sintonia ha trasformato ogni torneo in un evento imperdibile, con commenti che andavano oltre il semplice racconto della partita, offrendo al pubblico aneddoti, curiosità e analisi di altissimo livello.

L’uomo dei numeri e delle grandi imprese

Una delle caratteristiche distintive di Rino Tommasi era la sua incredibile attenzione ai dettagli e ai numeri.
Nel corso della sua carriera, ha seguito ben tredici edizioni dei Giochi Olimpici, oltre quattrocento incontri internazionali di boxe e centinaia di tornei di tennis, tra cui centonovantanove del Grande Slam.
La sua meticolosità e la capacità di contestualizzare i dati lo hanno reso un vero e proprio archivio vivente dello sport mondiale.

Un patrimonio che va oltre il giornalismo

Trasferitosi a Tele+ nel 1991, poi diventata Sky, Tommasi ha continuato a raccontare lo sport con la stessa passione e dedizione che lo avevano contraddistinto fin dagli inizi.
La sua voce, inconfondibile e autorevole, è stata per anni una guida per gli appassionati, capace di far vivere ogni incontro come un momento unico e irripetibile.
Ma l’eredità di Rino Tommasi va oltre il giornalismo: è un esempio di professionalità, curiosità intellettuale e amore per lo sport.

Il ricordo di un maestro

Con la scomparsa di Rino Tommasi, il giornalismo sportivo perde non solo un grande professionista, ma anche un maestro capace di ispirare colleghi e giovani aspiranti cronisti.
Il suo approccio rigoroso, la sua passione per la verità e il suo straordinario talento narrativo resteranno per sempre un modello da seguire.

Oggi, l’Italia intera si stringe intorno al ricordo di un uomo che ha saputo raccontare lo sport con eleganza, intelligenza e umanità.
Grazie, Rino, per averci insegnato a guardare oltre il risultato e a scoprire l’anima dello sport.

Condividi