Marco Formentini, sindaco di Milano dal 1993 al 1997, è morto all’età di 90 anni. Nato nel 1930, fu esponente del partito Socialista, ma divenne noto negli anni Novanta quando si avvicinò e poi aderì alla Lega Nord. Fu eletto deputato con i leghisti di Bossi nel 1992 e nel 1993 diventò il primo sindaco di Milano votato direttamente dai cittadini: il 20 giugno 1993 prevalse al secondo turno su Nando dalla Chiesa, candidato del centro-sinistra. La conquista di Palazzo Marino fu per la Lega Nord il risultato più prestigioso di una vittoriosa tornata di elezioni amministrative.
Per la sua giunta non si affidò esclusivamente a personalità del mondo leghista, ma allargò la compagine amministrativa a esponenti della società civile: lo storico dell’arte Philippe Daverio, cui venne affidata la delega della Cultura, l’economista Marco Vitale, che si occupò del Bilancio, il professor Marco Giacomoni, per i servizi sociali, e ancora Walter Ganapini, con la responsabilità dell’Ambiente. Formentini era stato sposato con Augusta Gariboldi, la prima “first sciura” di Milano, morta nel 2012: una coppia unita che ha avuto tre figli. Nel 2015 Formentini si era risposato con Daniela Gallone e le nozze erano state celebrate dall’allora sindaco Giuliano Pisapia.
Nel 1997, la Lega Nord corse da sola e Formentini non arrivò neppure al ballottaggio: sulla poltrona di sindaco si sedette Gabriele Albertini (Forza Italia) che al secondo turno prevalse sull’esponente dell’Ulivo Aldo Fumagalli. Dopo l’esperienza di sindaco, Formentini non riuscì più a ritagliarsi un ruolo di primo piano nella politica italiana. Fu ancora eurodeputato della Lega Nord, ma appena rieletto al parlamento di Strasburgo nel 1999 (era già stato eletto nel ‘94) lasciò il partito. Successivamente aderì ai Democratici.
fonte: corriere.it