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Addio a Beppe Modenese, una vita al servizio dello stile e della moda italiana.

Presidente onorario della Camera Nazionale della Moda Italiana, l’associazione che organizza le fashion week di Milano e molto altro. Sempre in prima fila a tutte le sfilate, almeno fino a un anno fa, quando i troppi acciacchi e dolori lo avevano costretto a rinunciare a presentazioni, eventi, incontri e, appunto, sfilate. Se n’è andato Beppe Modenese, senza il quale le settimane della moda di Milano non sarebbero mai diventate le più importanti al mondo, insieme a quelle di Parigi. Forse più di quelle di Parigi. Era alto più di un metro e novanta, l’età aveva fiaccato la sua lunga schiena e non gli era più facilissimo camminare, né prepararsi a uscire o ricevere amici e conoscenti nella sua casa di corso Monforte, a due passi da San Babila. Eppure persino i passi incerti, il bastone, l’andatura lenta continuavano a essere eleganti. Come era curato ogni dettaglio del suo abbigliamento, del suo aspetto esteriore. Curato, eppure mai vistoso. Curato, eppure mai esagerato. L’eleganza è questo in fondo: la noti, ma non si fa notare. È frutto di impegno e coerenza, ma appare sempre naturale. Ti rende unico, immortale, potremmo azzardare. Ma non puoi trasmetterla, né insegnarla. E forse, nel caso di Beppe Modenese, l’eleganza esterna corrispondeva a un’eleganza interiore.

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