Figurarsi. Una trasmissione radiofonica dedicata al calcio, sul modello di quella che c’era in Francia e riservata al rugby. Come se da noi avesse potuto avere lo stesso seguito. Fu quello che si sentì dire quasi 70 anni fa, quando fece la sua proposta, Guglielmo Moretti, storico ideatore di “Tutto il calcio minuto per minuto” e morto l’altra sera a 96 anni. Poi, per fortuna, si convinsero. E nacque una trasmissione che ha segnato un’epoca, ha cambiato le abitudini degli italiani e arricchito la memoria collettiva dei tifosi di almeno tre generazioni. Il calcio nelle case, ascoltato nelle strade e nelle piazze, nel flusso di una cronaca ininterrotta, che all’inizio riguardava solo tre partite e si fermava ai primi tempi, poi coprì i 90 minuti e tutte le squadre, ma solo quando la Figc si convinse che la cosa non avrebbe svuotato gli stadi (!), come allora si temeva. Altri tempi, quando la contemporaneità regnava sovrana e le notizie si leggevano il giorno dopo.