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Morto M. Emmet Walsh, attore di “Blade Runner” e “Blood simple”.

Michael Emmet Walsh è scomparso all’età di 88 anni a seguito di un attacco cardiaco, come annunciato dal suo manager. L’attore americano ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo del cinema, grazie ai suoi ruoli caratteristici e alla sua faccia facilmente riconoscibile.
Con una carriera che si estende per sessant’anni, ha lasciato il segno in una serie di film iconici, tra cui “Blade Runner” di Ridley Scott, il debutto dei fratelli Coen con “Blood Simple – Sangue facile” e il più recente “Knives Out – Cena con delitto” di Rian Johnson.
Conosciuto soprattutto per le sue interpretazioni secondarie e peculiari, M. Emmet Walsh è stato descritto come un uomo il cui sorriso imponente si interponesse sempre tra lo spettatore e ciò che stava guardando – un aspetto di cui era consapevole e di cui andava fiero, come riportato dal L.A. Weekly. Il famoso critico cinematografico Roger Ebert ha persino formulato la “regola di Stanton-Walsh”, sostenendo che “nessun film con Harry Dean Stanton o M. Emmet Walsh in un ruolo secondario può essere completamente brutto”.
Nato il 22 marzo 1935 a Ogdensburg, New York, Walsh ha trascorso la sua giovinezza nelle zone rurali di Swanton, Vermont.
Dopo aver studiato recitazione presso la American Academy of Dramatic Arts di New York, ha iniziato la sua carriera alla fine degli anni Sessanta.
Con oltre 100 film e più di 250 apparizioni televisive all’attivo, Walsh ha dato vita a una vasta gamma di personaggi memorabili sul grande schermo.
Tra i suoi ruoli più celebri si annoverano quelli nella commedia di Steve Martin “Lo straccione” (1979), il cult “Blade Runner” (1982) e “Fletch – Un colpo da prima pagina” (1985), al fianco di Chevy Chase.
Ha ottenuto il riconoscimento della critica per la sua interpretazione in “Blood Simple – Sangue facile” dei fratelli Joel ed Ethan Coen, vincendo il Film Independent Spirit Award come miglior attore protagonista nel 1986. Recentemente, lo abbiamo visto in “Knives Out – Cena con delitto”.
La sua filmografia include anche titoli come “Alice’s Restaurant” (1969), “Il piccolo grande uomo” (1970), “Airport ’77” (1977), “Brubaker” (1980) e “Critters” (1986), oltre a “Romeo + Giulietta” (1996) e “Il matrimonio del mio migliore amico” (1997).
Il suo ultimo contributo al grande schermo è stato nel western “Outlaw Posse” di Mario Van Peebles, appena uscito negli Stati Uniti. La sua eredità nel mondo del cinema rimarrà indelebile, ricordata con affetto da fan e colleghi di settore.

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