Vittorio Emanuele di Savoia, figlio di Umberto II, l’ultimo re d’Italia, e di Maria Josè, è deceduto a Ginevra all’età di 86 anni. L’annuncio ufficiale è stato diffuso attraverso una nota della “Real Casa di Savoia”, che conferma il decesso avvenuto alle 7:05 del 3 febbraio 2024. Il principe, noto anche come Duca di Savoia e Principe di Napoli, si è spento serenamente, circondato dalla sua famiglia. La data dei funerali è fissata per il 10 febbraio a Superga.
Vittorio Emanuele, che avrebbe compiuto 87 anni il prossimo 12 febbraio, ha vissuto gran parte della sua vita in esilio dopo il referendum del 1946 che decretò la vittoria della Repubblica. Il suo ritorno in Italia avvenne il 15 marzo 2003, dopo la cancellazione della disposizione che vietava il rientro dei discendenti maschi. Prima del referendum, aveva lasciato Roma insieme alla madre Maria Josè.
Il principe è stato sposato con Marina Doria, ex campionessa mondiale di sci, con la quale ha avuto un figlio, Emanuele Filiberto. Il loro matrimonio, celebrato prima a Las Vegas con rito civile e poi a Teheran con rito religioso, è stato oggetto di controversie all’interno della famiglia reale, poiché non aveva ottenuto il “regio assenso” previsto dalle leggi dinastiche.
Vittorio Emanuele è stato coinvolto in diverse vicende giudiziarie, tra cui l’indagine sulla morte di Dirk Hamer nel 1978, per la quale è stato indagato e successivamente prosciolto. La Cassazione nel 2017 stabilì che, pur essendo stato assolto dall’accusa di omicidio volontario, il principe potrebbe avere responsabilità da un punto di vista civile ed etico.
La sua vita fu anche al centro di attenzione grazie alla serie Netflix “Il Principe” dello scorso anno, sviluppata e diretta da Beatrice Borromeo Casiraghi, che suscitò reazioni da parte del figlio Emanuele Filiberto, definendola “una scusa per dare notizie false”. Oltre a ciò, nel 2006, Vittorio Emanuele fu coinvolto in un’inchiesta sul casinò di Campione d’Italia, venendo arrestato e successivamente scagionato con risarcimento per i giorni trascorsi in detenzione.