Un ingegnere che rivoluzionò il concetto di fruizione della musica: grazie a lui, infatti, canzoni e dischi interi diventarono più facilmente alla portata di tutti. Musica “più democratica”, per dirla in parole semplici, uscendo così dagli spesso imponenti apparecchi hi-fi casalinghi per essere trasportata in una magica “scatoletta” di plastica che si infilava nella tasca di una giacca: il walkman.
Lou Ottens, ingegnere olandese e rivoluzionario inventore negli anni Sessanta della musicassetta, è morto all’età di 94 anni. Ottens iniziò a lavorare per la Philips nel 1953. Nel 1960 ottenne un’importante promozione all’interno dell’azienda e progettò insieme al suo team il primo registratore portatile al mondo. Solo successivamente ebbe l’idea dell’audiocassetta di cui, nel corso degli anni, sono stati venduti oltre 100 miliardi di esemplari. Dopo questa grandissima invenzione, Ottens continuò le sue ricerche come direttore tecnico della Philips, dove, in seguito, prese parte anche allo sviluppo del compact disc in collaborazione con la Sony. Era il 1979.
Incredibile pensare come questo supporto soppiantò in breve il vinile e, poi, la cassetta, oggi tornata però in auge tra i collezionisti, proprio come il vinile. Lo scorso anno, solo in Gran Bretagna, le vendite di audiocassette hanno segnato un +103% rispetto al 2019. Gli album più venduti su questo supporto sono stati quelli di artisti “nuovi”: “Chromatica” di Lady Gaga, “CALM” dei 5 Seconds of Summer, “Weird” di Yungblud e “Notes on a Conditional Form” dei The 1975.
fonte: repubblica.it