Fausto Gresini non ce l’ha fatta. L’ex pilota, due volte iridato e manager dell’omonimo team, è morto a 60 anni all’ospedale Maggiore di Bologna per le complicazioni legate all’infezione da Covid-19. La conferma è arrivata dallo stesso team Gresini Racing con un comunicato concluso con un messaggio di cordoglio alla famiglia: “Tutta la Gresini Racing si stringe intorno alla famiglia, la moglie Nadia e i figli Lorenzo, Luca, Alice e Agnese… e alle innumerevoli persone che hanno avuto l’occasione di conoscerlo e apprezzarlo”.
Fausto Gresini aveva contratto il virus poco prima di Natale e dopo un primo periodo in isolamento nella sua abitazione era stato ricoverato il 27 dicembre presso l’ospedale Santa Maria della Scaletta di Imola per poi essere poi trasportato, il 30 dicembre, all’ospedale Maggiore di Bologna dopo un peggioramento delle sue condizioni. Da lì è iniziato il suo calvario, fra cure, parentesi di ottimismo, addirittura la raggiunta negatività al Covid, ricadute, qualche videochiamata agli amici, peggioramenti, sedazione e quella polmonite interstiziale che alimentava un clima di ansia. Fra gli aggiornamenti, provenienti sia da comunicati dell’ospedale sia del team, anche notizie via social: in un post del 10 febbraio il figlio Lorenzo aveva acceso la speranza con un “papà è sveglio, esami e ossigenazione stabili, resta sotto antibiotico e non ha febbre: resta una situazione di gravità e fragilità, ma ci sono segnali positivi“. Purtroppo però l’infezione ai polmoni ha avuto il sopravvento, con un peggioramento del 18 febbraio con “insufficienza respiratoria e complicanze che hanno reso il quadro clinico critico“, come da ultimo comunicato dell’ospedale.