È morta a Milano Isa Stoppi, una delle modelle più celebrate degli anni Sessanta e musa di straordinari fotografi, ad iniziare da Richard Avedon che di lei diede una definizione passata alle stori, parlando di Isa come della “donna più bella del mondo, la modella con due laghi al posto degli occhi”. Era stata musa anche di Gian Paolo Barbieri, che la ritrasse come una dea bionda (la “Iside bionda”) con un boa attorno al collo e trasformò quella immagina in una icona della storia della moda.
Era nata nella Libia coloniale, ma era cresciuta nel Piacentino. La celebrità le venne incontro nel 1962 quando venne scelta per rappresentare l’Italia nel concorso di Miss Universo. La sua scoperta è però dovuta a Diana Vreeland, celebre editor di Vogue: Isa Stoppi fu immortalata per tutti gli anni Sessanta sulle cover dei magazine più prestigiosi del mondo, a partire appunto da Vogue che la scelse per la copertina del primo numero dell’edizione italiana. Fu il volto di maison come Valentino e fu immortalata da fotografi come i già citati Avedon e Barbieri, così come da Milton Greene, Bert Stern e Henry Clarke.