Il 25 aprile, che l’Italia festeggiò chiusa in casa, espresse un auspicio: “L’importante è che, anche da una tragica vicenda come questa, impariamo a migliorarci, come persone, come comunità e come nazioni. La democrazia non è una conquista certa per sempre, va coltivata e devono esserne sostenuti i principi, giorno dopo giorno, non solo negli enunciati, ma anche e soprattutto nei comportamenti e nel rispetto di quei valori che ci hanno consentito di conquistarla 75 anni fa”. Germano Nicolini, al Dievel, il Diavolo, comandante partigiano, quella democrazia ce l’ha consegnata durante la Resistenza: ieri sera, a quasi 101 anni, è morto a Correggio, in provincia di Reggio Emilia. Si unì alla lotta partigiana dopo essere stato catturato a Roma dai nazisti: fuggì dalla prigionia ed entrò nel battaglione Sap della brigata Fratelli Manfredi.