Il regista cinematografico serbo Dusan Makavejev, autore di film con graffianti sberleffi alle utopie del regime socialista al tempo della Jugoslavia, che entrò in rotta di collisione con il partito comunista per le sue posizioni antiburocratiche e libertarie nel campo sessuale, è morto a Belgrado all’età di 87 anni. Nato il 13 ottobre 1932, dopo gli inizi come documentarista, Makavejev ha successivamente diretto alcuni film che lo hanno classificato tra i più originali autori del cinema iugoslavo degli anni Sessanta, con una forte carica sperimentale e con allusioni alla Nouvelle Vague di Jean-Luc Godard. Si fece notare subito con il suo primo film “L’uomo non è un uccello” (1965), dove mostrò la sua predilezione per le componenti comico-grottesche e anarchico-surrealiste sviluppando l’attenzione ai temi della liberazione sessuale.