“Un combattente non muore mai“. Con queste parole il colonnello dei carabinieri Sergio De Caprio, il famoso Capitano Ultimo dei carabinieri che catturò il boss Totò Riina, ha reso omaggio a “Cavallo Pazzo”, uno dei pilastri dell’antiterrorismo milanese. Era stato uno dei primi carabinieri scelti dal generale Carlo Alberto Dalla Chiesa per la sua lotta al terrorismo, pioniere del Raggruppamento Operativo Speciale (il Ros) e amico del Capitano Ultimo. “Un combattente non muore mai. Un combattente vive nelle azioni di chi sulla strada, senza volere nulla per sé, difende con la rabbia una comunità semplice aggrappata al Tricolore. Onore a Cavallo Pazzo combattente di strada, figlio del Popolo. Carabiniere Grande e Grande Uomo“.