Si è spento nella sua casa, nel cuore di Manhattan, William Goldman, 87 anni, leggendario sceneggiatore vincitore di due Oscar, nel 1970 e nel 1977. Ha legato il suo nome a film indimenticabili, “Tutti gli Uomini del Presidente” sullo scandalo del Watergate, con Dustin Hoffman e Robert Redford, “Butch Cassidy & Kid” con Paul Newman e lo stesso Redford nei panni dei due fuorilegge del Far West, elementi della banda del Mucchio Selvaggio. Considerato un mostro sacro a Hollywood, Goldman aveva scritto anche i copioni di “The Princess Bride”, “Il Maratoneta”, “The Stepford Wives” e “Chaplin”. Era un uomo di fiducia delle industrie cinematografiche: ad esempio fu chiamato a rimaneggiare in postproduzione pellicole come “Proposta Indecente” e “A Few Good Men”, titoli per i quali non aveva ricevuto credito. La sua carriera ha abbracciato mezzo secolo di storia del cinema. Iniziò con “Masquerade”, nel 1965. Goldman si era sempre considerato un romanziere prestato al cinema. “In fatto di autorevolezza, gli sceneggiatori sono considerati in modo strano, a seconda dei casi, una via di mezzo tra il custode che solleva il cancello degli studios e il padrone del vapore”, aveva scritto in “Adventures in the Screen Trade”, il suo libro di memorie del 1983.