È mancata, a 97 anni, Wanda Ferragamo, la capostipite di una grande famiglia fiorentina, vedova dal 1960 di quel Salvatore, per tutti ancora oggi “il calzolaio dei sogni”, che inventò le scarpe capolavoro più amate dalle star dal dopoguerra in poi. Fra le sue clienti Judy Garland, Greta Garbo, Audrey Hepburn, Ava Gardner, Marylin Monroe, Sofia Loren. Wanda Ferragamo Miletti, insieme col marito diede vita all’impresa del lusso Ferragamo spa e ne diventò il presidente onorario. Si è spenta, andandosene nel sonno, nella sua casa di Fiesole, con la famiglia accanto, circondata da un bel giardino dove spiccano anche le rose che portano il suo nome (creata per lei nel 2001 dall’ibridatore Kordes). Tenace e coraggiosa, piena di energia, aveva alcune regole per mantenere la pace in famiglia sul lavoro: nessuna differenza economica tra i figli, maschi e femmine per lei erano uguali. E riteneva fondamentale che tutti, anche chi non lavorava nel gruppo, fosse informato di ciò che accadeva in azienda. Ogni anno riuniva la family in campagna per trasmettere il senso dell’impresa Ferragamo ai nipoti più giovani. Sei i figli: Ferruccio, Leonardo, Massimo, Fiamma, Giovanna e Fulvia. Il marito Salvatore morì quando il più piccolo dei ragazzi, Massimo, aveva due anni. Pensando a chi lavorava per loro Wanda decise di non mollare. Così la fabbrica riaprì regolarmente quando ancora gli operai non sapevano che suo marito fosse morto. Sola alla guida per molti anni dell’azienda, venne poi affiancata dalla primogenita Fiamma di San Giuliano Ferragamo (scomparsa nel 1998), dal figlio Ferruccio, attuale Presidente della Salvatore Ferragamo spa, da Giovanna Gentile Ferragamo, vicepresidente, da Fulvia Visconti Ferragamo (mancata nell’aprile scorso), da Leonardo Ferragamo e da Massimo.