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Torino. Morto a 48 anni il pm Smeriglio. Fermò la ’ndrangheta che puntava ai cantieri della Tav.

Acuto e pacato nel suo lavoro. Dialogante con i colleghi, riservato con i giornalisti. Se n’è andato Antonio Smeriglio, 48 anni, magistrato in forza alla procura di Torino, già membro della Direzione Distrettuale Antimafia e tra i protagonisti del processo San Michele contro i tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nel cantiere del Tav. Ad agosto era arrivata la diagnosi di una gravissima malattia, ma anche in questo frangente drammatico, come suo solito, è prevalsa la riservatezza. La morte di Smeriglio ha lasciato sgomenti molti magistrati che con lui hanno condiviso in questi anni amicizia, lavoro e responsabilità. Ed è giunto il ricordo dell’Associazione Nazionale Magistrati: “Con infinita tristezza ci uniamo all’immenso dolore della famiglia per la prematura scomparsa del collega ed amico Antonio Smeriglio, magistrato laborioso e preparato, apprezzato da tutti per l’equilibrio e la serenità. Tutti i magistrati del Distretto piangono la perdita di un collega esemplare e di un amico”.

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