È morto questa mattina nella sua casa di corso Colombo a Savona Giovanni Battista Urbani, partigiano «Candido», commissario politico nelle Brigate Garibaldi, esponente di spicco del PCI non soltanto a livello locale, ex sindaco, senatore per quattro legislature dal 1973 al 1983. Aveva 95 anni. Lascia la moglie Elisa e due figli.
La camera ardente sarà allestita martedì 4 settembre alle ore 9 nella Sala Rossa del Comune.
Alle 11 la salma sarà trasportata nel cimitero di Zinola. Urbani, che faceva parte dell Istituto storico della resistenza, era laureato in lettere ed era stato insegnante in vari istituti magistrali e tecnici.
«Se ne è andato – questo è il ricordo di Antonino Nino Miceli – un gigante della politica savonese . Partigiano, commissario politico della Divisione Gin Bevilacqua, sindaco di Savona insegnante e infine Senatore della Repubblica. Comunista, studioso di Gramsci, giacobino.
Era un uomo dall’energia inesauribile, colto, polemista incessante. Raramente sono stato d’accordo con te ma ti ho sempre ammirato ed apprezzato Giovanni, soprattutto nella tua straordinaria convinzione ideologica, oggi quasi una parola incomprensibile, eppure era ciò che ci teneva tutti uniti anche quando la pensavamo in modo opposto . Ciao Giovanni hai vissuto alla grande e puoi andarne orgoglioso».