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È morta Aretha Franklin. Il mondo della musica dice addio alla Regina del Soul.

Addio a una leggenda, una voce e una personalità simbolo della musica e della cultura afroamericana che ha rappresentato un patrimonio universale. Il mondo della musica piange Aretha Franklin, conosciuta come la Regina del Soul, anche se la sua storia è andata ben oltre i confini di genere. Durante la carriera ha pubblicato 41 album in studio, è stata la prima donna a essere ammessa nella Rock and Roll Hall of Fame e ha vinto ben 21 Grammy Awards, 8 consecutivamente tra il 1968 e il 1975. É cresciuta a Detroit (la città della Motown) dopo che la madre, una cantante gospel, è andata via di casa. Figlia di uno dei più famosi predicatori neri degli anni 50, con la sua giovane e potente voce viene presto notata e comincia ad esibirsi nei jazz club della città. A 14 anni esordisce con l’album “Songs of Faith” e nel 1960 firma un contratto con la Columbia Record. Due anni più tardi sposa Ted White che sarà anche il suo manager. Ma il passaggio successivo all’Atlantic Record le permetterà di mettere a frutto le proprie particolari doti vocali: è infatti in quegli anni che viene ribattezzata “La Regina del Soul”, anche grazie a hit come “(You Make Me Feel Like) a Natural Woman”, “I never loved a man (The way I love you)”, “Baby I love you” e “Think”. È anche il periodo della contestazione e Aretha si guadagna fama internazionale col brano “Respect” che diventa uno degli inni del movimento femminista e per i diritti civili. Tra la fine degli anni sessanta e gli inizi degli anni settanta moltissimi dischi scalano le classifiche.

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