È stato una colonna dell’Atalanta, dove ha iniziato a giocare da ragazzino, dopo i primi calci all’Oratorio di Borgo Palazzo. La maglia nerazzurra è diventata per lui una seconda pelle, prima da calciatore, poi da allenatore e fuori dal campo da supertifoso, visto che è stato anche presidente del Club Amici. I tifosi coi capelli grigi se lo ricordano, in piedi davanti alla panchina con una sigaretta in bocca e l’altra tra le dita, a suonare la carica alla squadra. Quelli più giovani hanno in mente la sua voce, più compassata e tranquilla, mai troppo critica per amore della sua squadra, mentre commentava le partite in tv. Il suo è stato un amore sconfinato per la maglia nerazzurra, mai placato anche negli ultimi anni.