L’alpinista giapponese Nobukazu Kuriki, che aveva perso nove delle dieci dita delle mani in un precedente tentativo sull’Everest nel 2012, è stato trovato morto nel suo ottavo tentativo di scalare il tetto del mondo: ad annunciarlo è stata la sua spedizione. L’alpinista giapponese, 35 anni, salito in solitario e senza bombola di ossigeno, si era arrampicato per oltre 8000 metri, si era sentito male in alta quota e stava tornando a valle quando la sua spedizione ha perso i contatti con lui. È la terza persona a morire sull’Everest in questa alta stagione.