Aveva visto il totalitarismo con i suoi occhi e aveva rischiato di rimanerne vittima da adolescente, nella Polonia spartita tra nazisti e sovietici. Anche per questo lo storico americano Richard Pipes, scomparso all’età di 94 anni, aveva consacrato la sua attività di studioso e di consulente politico alla causa della democrazia liberale. E lo aveva fatto con una tale determinazione da apparire a volte preda di pregiudizi ideologici anticomunisti, anche se poi i fatti gli avevano dato in buona parte ragione.