È morto, all’età di 86 anni, il regista Ermanno Olmi. Era ricoverato da alcuni giorni all’ospedale di Asiago. Se dovessimo sintetizzare in un solo aggettivo il grande cinema di Olmi sceglieremmo “imprevedibile“. All’inizio della sua fama (erano gli anni Sessanta), per film come “Il tempo si è fermato”, “Il posto”, “I fidanzati”, gli fu applicata l’etichetta di “cantore della gente comune”, delle piccole cose: definizione non immotivata e anche apprezzabile, in un panorama cinematografico omogeneo e poco permeabile, dopo la fine del neorealismo, alla rappresentazione del quotidiano. Nei decenni successivi, però, la tavolozza di Olmi si è ampliata fino a includere i toni e i generi più differenti.