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Marcatori biologici e comportamento suicidario: nuove prospettive di studio.

In uno studio recente, i ricercatori delle università svedesi di Lund e Malmo, in collaborazione con quella della California di San Francisco, hanno misurato, tramite strumentazione in vitro (cell-free system), i livelli di DNA mitocondriale presenti all’interno del plasma sanguigno, correlandolo con una significativa iperattivazione a livello del sistema cerebrale deputato all’elaborazione dello stress, o asse ipotalamo-ipofisi-surrene (asse HPA), in soggetti con tendenze suicidarie. Questo marcatore potrebbe quindi essere efficacemente utilizzato in futuri studi psichiatrici volti alla comprensione della patofisiologia sottostante il comportamento suicidario e la depressione.

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