Come faranno ora i nipotini di Fantozzi a prendersela con i “film iraniani dove non si capisce niente“, adesso che se n’è andato l’obiettivo privilegiato delle loro polemiche, adesso che è morto il regista che aveva osato non dirci come andava a finire il lungo corteggiamento tra il muratore/attore e la sua agognata metà in “Sotto gli ulivi”? É morto Abbas Kiarostami portando per sempre con sé questo e tanti altri segreti, sia quelli che avevano fatto arrabbiare i fautori del «tutto-e-subito» e del «meno-penso-più-sono-contento» , sia quelli che avevano invece deliziato quella parte di pubblico disposto a confrontarsi con i misteri delle sue sceneggiature per essere una parte attiva nella sua macchina-cinema …