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Limousine, social, sconti e sensori contro il seppellimento prematuro: il marketing dell’ultimo viaggio.

La Bergamasca, agenzia di pompe funebri di Verdello, si legge in filigrana un marketing che riporta l’attività funeraria nell’alveo di un mercato commerciale. E come tale concorrenziale. «Mettiamo a disposizione gratuitamente (evidenziato in rosso) per i nostri clienti dal mese di giugno le nostre sale del commiato, 8 camere ardenti e sala della memoria», recita il cartellone stradale affisso in alcuni paesi della provincia, dove compaiono anche i referenti dell’impresa, con tre semplici nomi di battesimo, Gianluca, Antonio e Cristiano, accompagnati da un numero di cellulare.
Niente pomposità, ma un’anagrafica semplice, immediata. Come dire: «Se serve, siamo qui, chiamateci».
Nulla da demonizzare: si nasce, si vive e si muore e questi tre soci, Gianluca Parente, Cristiano Morosini e Antonio Servidio hanno deciso dieci anni fa di dedicarsi a quest’ultima fase del ciclo vitale. E di farlo con passione e competenza con la loro agenzia che, oltre a svariate sedi in alcuni paesi, ha il suo quartier generale di 5 mila metri quadrati a Verdello, davanti al moloch in pieno decadimento del centro commerciale «La Francesca».

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