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Il Santo del giorno 28 novembre: San Giacomo della Marca, Religioso e Sacerdote.

Nome: San Giacomo della Marca
Nome di battesimo: Domenico Gangala
Nascita: 1 settembre 1393, Monteprandone, Ascoli Piceno
Morte: 28 novembre 1476, Napoli

San Giacomo della Marca, al secolo Domenico Gangala, nacque il 1º settembre 1393 a Monteprandone, nelle Marche.
La sua vita, segnata da intensa attività missionaria, austerità personale e fervente predicazione, lo rese un faro di spiritualità e un protagonista delle dispute teologiche del suo tempo.
Nato in una famiglia umile, Giacomo studiò Diritto a Perugia, lavorando inizialmente come giudice e notaio.
Tuttavia, nel 1416, affascinato dall’ideale francescano, decise di abbandonare la carriera giuridica per entrare nell’Ordine dei Frati Minori Osservanti.
Fu discepolo di San Bernardino da Siena, dal quale apprese lo stile di vita austero e lo zelo per la predicazione.
Nel 1423 venne ordinato sacerdote.
San Giacomo fu un instancabile predicatore in Italia e in Europa centrale, dove fondò conventi e combatté le eresie bogomile e ussite.
Nel 1446 e nel 1463 riuscì a pacificare le città di Fermo e Ascoli, storiche nemiche, ottenendo una pace duratura.
Si distinse anche per la partecipazione al Concilio di Mantova del 1459, convocato da Papa Pio II per una crociata contro i Turchi, e al Concilio di Firenze, per la riunione tra la Chiesa latina e quella orientale.
La vita di Giacomo era caratterizzata da un’estrema austerità: si nutriva di pane, fave e cipolle, digiunava quotidianamente e dormiva solo poche ore a notte.
Portava un cilicio sulla nuda carne e si disciplinava ogni notte per dieci anni.
Nonostante le tentazioni e le sofferenze fisiche, mantenne sempre la castità e un profondo amore per la Vergine Maria, che lo liberò da molte tentazioni.
Durante la sua missione, Giacomo compì numerosi miracoli, tra cui la guarigione di malati e la liberazione di indemoniati.
Fu imprigionato e malmenato diverse volte dagli eretici, ma non smise mai di predicare la verità con coraggio e di perdonare i suoi nemici.
Celebre è l’episodio all’Aquila, dove pregando ottenne sessanta miracoli in una sola giornata, suscitando grande entusiasmo tra la popolazione.
San Giacomo morì il 28 novembre 1476 a Napoli, dopo una vita di sacrifici e missione.
Fu sepolto nella chiesa di Santa Maria la Nova, ma nel 2001 il suo corpo venne traslato nel Santuario di Santa Maria delle Grazie a Monteprandone.
Fu beatificato da Papa Urbano VIII nel 1624 e canonizzato nel 1726.

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