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Il Santo del giorno 30 ottobre. San Germano di Capua: Vescovo.

Nome: Germano di Capua
Nascita: V secolo, Capua
Morte: 30 ottobre 541, Capua

San Germano, vescovo di Capua, è una figura storica della Chiesa, vissuta tra il V e il VI secolo.
Nato da una famiglia benestante, figlio di Amanzio e Giuliana, decise di abbandonare ogni ricchezza per dedicarsi interamente alla vita spirituale.
Dopo la morte del padre, con il consenso della madre, vendette tutto il patrimonio familiare e lo distribuì ai poveri, abbracciando una vita di ascesi e preghiera.
Nel 519, alla morte del vescovo di Capua, Alessandro, Germano fu scelto come suo successore.
Fu un pastore amato e stimato nella sua diocesi, ma la sua importanza non si fermò qui.
Nel 518, l’imperatore Giustino I e il suo successore Giustiniano chiesero a papa Ormisda di tentare la riconciliazione tra le Chiese d’Oriente e d’Occidente, dopo lo scisma acaciano, che aveva diviso la Chiesa per oltre una generazione.
Papa Ormisda inviò una delegazione a Costantinopoli, guidata proprio da Germano.
Il vescovo di Capua, insieme ad altri legati, attraversò l’Epiro e la Tessalonica per giungere nella capitale bizantina, dove furono accolti con grande rispetto.
Il Giovedì Santo, Germano lesse pubblicamente il documento papale che sanciva la fine dello scisma.
La delegazione rimase a Bisanzio per circa un anno, contribuendo al processo di riconciliazione tra le Chiese.
Uno degli episodi più significativi legati a san Germano è la visione mistica di san Benedetto.
Mentre pregava a Montecassino, Benedetto vide l’anima di Germano salire al cielo, accompagnata dagli angeli in una sfera di fuoco.
Questa visione si verificò proprio nel momento della morte di Germano, avvenuta il 30 ottobre 541.
Inizialmente sepolto nella chiesa di Santo Stefano a Capua, il corpo di Germano fu successivamente traslato nella chiesa a lui dedicata.
Nell’866, l’imperatore Ludovico II trasferì parte delle sue reliquie a Cassino, dando origine al culto del santo in quella regione.
Alcune reliquie furono custodite nella cripta della chiesa di San Sisto a Piacenza.
Purtroppo, durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, le reliquie custodite a Montecassino furono disperse.

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