La Solennità di Cristo Re dell’Universo è una festa liturgica introdotta nella Chiesa cattolica e celebrata anche da alcune denominazioni cristiane, come anglicani, presbiteriani, luterani e metodisti.
Essa pone al centro la regalità di Gesù Cristo, visto come Signore della storia, del tempo e dell’intero universo.
Le radici teologiche della festa affondano nel Concilio di Nicea (325 d.C.), dove fu proclamata la divinità di Cristo contro le eresie ariane: “Cristo è Dio, luce da luce, Dio vero da Dio vero”.
Molti secoli dopo, nel 1899, papa Leone XIII promosse la consacrazione universale al Cuore di Gesù, una prima pietra verso il riconoscimento liturgico della regalità di Cristo.
La solennità fu ufficialmente istituita nel 1925 da papa Pio XI con l’enciclica Quas Primas.
Essa nacque come risposta al crescente ateismo e alle ideologie politiche che negavano la centralità di Cristo nella società.
Papa Pio XI sottolineava che “le feste hanno una efficacia maggiore di qualsiasi documento del magistero ecclesiastico” per istruire i fedeli e toccare il cuore delle persone.
Originariamente fissata all’ultima domenica di ottobre, la data venne scelta per precedere la festa di Tutti i Santi, ribadendo la sovranità di Cristo su ogni realtà umana e celeste.
Con la riforma liturgica del Concilio Vaticano II, la festa fu spostata all’ultima domenica dell’Anno Liturgico, sottolineando che Gesù Cristo è il compimento del pellegrinaggio terreno dell’umanità.
Questo cambio mette in luce il collegamento teologico tra la regalità di Cristo e il mistero delle realtà ultime: la vittoria sulla morte e il dominio eterno di Cristo.
La solennità è caratterizzata da letture bibliche che variano nei tre anni liturgici, offrendo una visione completa di Cristo Re.
Il prefazio della Messa lo descrive come il sovrano di un regno eterno e universale, fondato su verità, vita, santità, grazia, giustizia, amore e pace.
Dal 2021, papa Francesco ha voluto che questa solennità coincidesse con la Giornata Mondiale della Gioventù a livello diocesano, spostata dalla Domenica delle Palme.
Questo accostamento sottolinea il ruolo centrale dei giovani come costruttori del Regno di Dio.