fbpx

Il Santo del giorno 13 settembre. San Giovanni Crisostomo: Vescovo e Dottore della Chiesa.

Nome: Giovanni Crisostomo
Nascita: 349 d.C., Antiochia, Siria
Morte: 14 settembre 407 d.C., Comana, Turchia
Ricorrenza: 13 settembre (Chiesa Cattolica) e 27 gennaio (Chiesa Ortodossa)

San Giovanni Crisostomo nasce nel 349 d.C. ad Antiochia (nell’attuale Siria). Il titolo “Crisostomo,” che significa “bocca d’oro,” deriva dalla sua straordinaria eloquenza nella predicazione.
Giovanni riceve un’educazione di alto livello e, dopo una breve carriera legale, si dedica interamente alla vita monastica e alla teologia.
Decide di vivere da eremita nelle montagne vicino ad Antiochia, dedicando la sua vita alla preghiera e alla meditazione.
Tuttavia, a causa della sua salute fragile, torna in città e viene ordinato sacerdote nel 386 d.C.
Come sacerdote, Giovanni si fa conoscere per i suoi sermoni potenti e diretti, affrontando temi come la giustizia sociale, la povertà e la riforma morale del popolo cristiano.
Critica apertamente la corruzione e le ingiustizie tra i potenti, guadagnandosi tanto rispetto quanto inimicizie.
Nel 398 d.C., Giovanni diventa arcivescovo di Costantinopoli, la città più importante dell’Impero Romano d’Oriente.
Da arcivescovo, Giovanni riforma la Chiesa e il clero, riducendo il lusso e la corruzione tra i membri della gerarchia ecclesiastica. Promuove una vita più semplice e una maggiore attenzione ai poveri.
Le sue riforme e critiche gli attirano l’ostilità di molti potenti, inclusa l’imperatrice Eudossia, che riesce a farlo deporre ed esiliare.
Giovanni, costretto a vivere in condizioni difficili, muore in esilio il 14 settembre 407 d.C.
Le sue ultime parole furono: “Gloria a Dio per tutto.”
La Chiesa venera San Giovanni Crisostomo come Dottore della Chiesa per i suoi insegnamenti teologici e i suoi scritti, tra cui numerose omelie e commenti biblici.
Viene anche considerato uno dei grandi padri della liturgia orientale, avendo composto la Divina Liturgia di San Giovanni Crisostomo, celebrata ancora oggi nelle chiese ortodosse.

Condividi
Indietro