L’ultima cosa che ha stretto tra le mani è stata l’urna cineraria contenente le ceneri del padre, spirato da poco. E dietro l’angolo invece il destino era lì ad aspettare lui, Pietro Oliva, tarantino di 68 anni da una vita residente a Gallarate. Oliva era nato proprio a Taranto, e da lì stava rientrando portando con sè le ceneri dell’amato papà, probabilmente per tumularle vicino a casa oppure, come consentito dalla legge, per conservarle proprio nella sua abitazione. Giovedì mattina ha preso il Frecciabianca delle 10.10 che, a quanto pare, durante la corsa, fermata dopo fermata ha accumulato parecchio ritardo. Il convoglio, infatti, sarebbe dovuto arrivare a Milano Centrale per le 19.25.