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Addio a Furio Colombo: giornalista e parlamentare

Il mondo del giornalismo e della cultura italiana, dunque, piange con profonda commozione la scomparsa di Furio Colombo, morto a Roma all’età di 94 anni. Infatti, la notizia, diffusa dalla famiglia, lo ricorda come una figura poliedrica e instancabile, capace di lasciare un’impronta indelebile in ogni ambito in cui ha operato.

Un gigante del giornalismo italiano

Furio Colombo è stato uno dei protagonisti assoluti del giornalismo italiano. Con la sua intelligenza acuta e il suo impegno civile, ha segnato un’epoca. Inviato della Rai e corrispondente dagli Stati Uniti, Colombo è stato editorialista de “La Repubblica”, direttore de “L’Unità”, e co-fondatore de “Il Fatto Quotidiano”.

Il suo stile incisivo e la sua capacità di analisi critica hanno ispirato generazioni di lettori, confermandolo come una delle voci più autorevoli e rispettate dell’informazione italiana.

Oltre il giornalismo: cultura e prestigio internazionale

La carriera di Furio Colombo andava ben oltre il giornalismo. Laureato e appassionato di cultura, è stato autore di testi letterari e cinematografici, lasciando un segno anche nel mondo delle arti.

Tra i suoi ruoli più prestigiosi, spicca la direzione dell’Istituto di Cultura Italiana di New York, dove per tre anni ha promosso l’arte e la letteratura italiana a livello internazionale. Colombo ha inoltre insegnato alla Columbia University, trasmettendo il suo sapere a generazioni di studenti.

Parallelamente, ha ricoperto incarichi aziendali di rilievo, lavorando per Olivetti e rappresentando la Fiat negli Stati Uniti, dimostrando una rara capacità di eccellere in ambiti professionali diversi.

L’impegno politico di Furio Colombo

Furio Colombo è stato anche una figura politica di grande spessore. Per tre legislature, ha rappresentato i valori della sinistra italiana come parlamentare per i Democratici di Sinistra, l’Ulivo e il Partito Democratico.

La sua passione civile e il suo impegno per la giustizia sociale lo hanno reso un punto di riferimento per il suo elettorato e per i colleghi di partito. Colombo è stato un ponte tra il giornalismo e la politica, due mondi spesso distanti ma da lui sapientemente connessi.

I messaggi di cordoglio

La scomparsa di Furio Colombo ha suscitato un’onda di emozione e stima in tutto il Paese. Alfredo Antoniozzi, vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, lo ha definito “uno dei più grandi giornalisti italiani” e ha elogiato il suo coraggio nell’esprimere pensieri controcorrente.

Anche Piero Fassino, amico e collega di lunga data, ha espresso profonda commozione: “Un maestro mosso da una straordinaria passione civile. La sua curiosità intellettuale, la lucidità di analisi e la competenza ne facevano un punto di riferimento”. Fassino ha concluso il suo messaggio con un pensiero alla moglie Alice e alla figlia Daria.

L’ultimo saluto a Furio Colombo

I funerali di Furio Colombo si terranno domani, mercoledì 15 gennaio, alle ore 15, presso il Cimitero Acattolico di Roma, un luogo simbolico per la sua rilevanza culturale. Sarà un momento di raccoglimento per rendere omaggio a un uomo che ha dedicato la sua vita al giornalismo, alla cultura e alla difesa dei valori democratici.

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