Nome: San Vincenzo Romano
Titolo: Sacerdote
Nascita: 3 giugno 1751, Torre del Greco
Morte: 20 dicembre 1831, Torre del Greco
Il Santo di oggi, San Vincenzo Romano, nato il 3 giugno 1751 a Torre del Greco, proclamato Santo da Papa Francesco il 14 ottobre 2018, é ricordato come il “prevete faticatore”, ovvero il prete lavoratore, per il suo instancabile impegno a favore della comunità.
Sin dall’infanzia coltivò una forte vocazione al sacerdozio, guidato dal sacerdote locale don Antonio Scognamiglio. A soli 14 anni entrò nel seminario di Napoli, dove ebbe come direttore spirituale il Beato Mariano Arciero e poté apprendere dagli insegnamenti di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori. Fu ordinato sacerdote il 10 giugno 1775.
Ministero pastorale e opera sociale
San Vincenzo dedicò oltre 33 anni al ministero pastorale, operando principalmente nella sua città natale. Qui si distinse per la cura spirituale e materiale della comunità, rivolgendo particolare attenzione ai poveri, ai malati, ai pescatori di corallo e alle loro famiglie. Fu un innovatore nella predicazione, introducendo pratiche come la “sciabica”, una forma di evangelizzazione itinerante che univa predicazione e coinvolgimento diretto del popolo.
Nel 1794, l’eruzione del Vesuvio distrusse Torre del Greco e la sua chiesa parrocchiale. Vincenzo si mise immediatamente all’opera per ricostruire sia la città che la basilica di Santa Croce, rendendola più grande e maestosa. Durante questo periodo, divenne il simbolo della resilienza della comunità.
Un prete per il popolo
San Vincenzo era profondamente devoto alla Madonna, tanto che ogni sera conduceva il Santo Rosario e invocava la protezione dell’Immacolata Concezione, particolarmente cara ai torresi. Educatore attento, gestì una scuola gratuita per ragazzi nella sua casa e lavorò instancabilmente per formare le coscienze dei fedeli, proponendo il Vangelo con semplicità e autenticità.
Beatificazione e canonizzazione
San Vincenzo morì il 20 dicembre 1831 dopo una lunga malattia. La sua santità fu riconosciuta dalla Chiesa già nel 1895, quando Papa Leone XIII ne dichiarò l’eroicità delle virtù. Fu beatificato il 17 novembre 1963 da Papa Paolo VI, che lo indicò come modello per i parroci. La canonizzazione avvenne il 14 ottobre 2018 in Piazza San Pietro, in seguito al riconoscimento di un miracolo legato alla sua intercessione.