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30 ottobre 2015. Addio a Al Molinaro: il volto indimenticabile di Arnold’s e la comicità garbata della TV americana.

In occasione dell’anniversario della morte di Albert Francis “Al” Molinaro, nato come Umberto Francesco Molinaro, ricordiamo uno degli attori più amati della televisione americana degli anni ’70 e ’80.
Con il suo volto bonario e la sua inconfondibile voce, Molinaro ha conquistato milioni di spettatori, trasformandosi in un’icona pop, simbolo di umorismo gentile e positività.

Nato a Kenosha, Wisconsin, il 24 giugno 1919, Al Molinaro era figlio di immigrati italiani che gli trasmisero i valori del lavoro e della determinazione. Nonostante le difficoltà economiche, riuscì a realizzare il sogno americano, anche se non in modo immediato. Prima di entrare nel mondo dello spettacolo, Molinaro svolse vari lavori e si avvicinò alla recitazione solo in età matura, sostenuto dal desiderio di raccontare la vita con leggerezza e umorismo.

La carriera di Molinaro esplose negli anni ’70 quando interpretò Murray the Cop nella serie televisiva “The Odd Couple”, basata sull’opera di Neil Simon.
Il personaggio, con la sua presenza goffa e simpaticamente fuori posto, si guadagnò il favore del pubblico. Tuttavia, il ruolo che lo consacrò a livello internazionale fu quello di Al Delvecchio, il proprietario del locale Arnold’s in “Happy Days”. Qui, Al divenne il punto di riferimento per Richie Cunningham e i suoi amici, con il suo tormentone “Yup-yup-yup-yup!” che divenne immediatamente riconoscibile.

In *Happy Days*, Molinaro rappresentava la figura paterna amichevole e saggia, sempre pronto ad ascoltare i problemi degli adolescenti che frequentavano il suo locale. La sua interpretazione divenne iconica proprio perché riusciva a trasmettere calore e simpatia, incarnando una sorta di rifugio emotivo per i giovani protagonisti e per il pubblico.

Molinaro non era un comico appariscente né si affidava a battute irriverenti; piuttosto, portava in scena un tipo di comicità pulita e quasi timida, ma per questo estremamente efficace.
La sua bravura stava nel far sorridere con piccoli gesti e reazioni pacate, rendendolo uno degli interpreti più amati della televisione americana.

Al Molinaro portò sullo schermo la genuinità del Midwest americano e dell’Italia delle origini, incarnando una comicità senza tempo. Il suo sorriso gentile e il modo in cui si rivolgeva agli altri personaggi lo resero una presenza rassicurante per gli spettatori, che lo vedevano come l’amico o lo zio che avrebbero voluto avere.

Al Molinaro ci ha lasciati il 30 ottobre 2015, all’età di 96 anni, lasciando un vuoto nella comunità italoamericana e tra i fan di “Happy Days” di tutto il mondo.
Oggi, il suo ricordo vive grazie alle repliche della serie e alla nostalgia degli spettatori che continuano ad apprezzare i suoi ruoli.
La sua vita è una testimonianza di come, anche partendo da umili origini, si possa raggiungere il cuore di milioni di persone.

L’eredità di Molinaro è fatta di risate sincere e di una comicità che non ha bisogno di essere gridata. Nel mondo veloce e talvolta caotico di oggi, il suo personaggio gentile ci ricorda il valore di una risata spontanea, capace di avvicinare le persone e di rendere la vita più leggera.

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