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16 maggio 1992. Muore Marisa Mell.

marisamellNata a Graz e trasferitasi a Vienna, si era formata all’Accademia artistica di Max Reinhardt e dopo aver esordito in teatro ebbe subito un ruolo da protagonista in un film tedesco. Lunghi capelli corvini, occhi verdi, nella Roma degli anni Sessanta la Mell non ebbe difficoltà a trovare spazio nel mondo del cinema e nel milieu mondano. In Italia l’aveva chiamata Mario Monicelli per “Casanova 70” (1964) e lei vi stabilì la propria residenza, legandosi sentimentalmente al produttore cinematografico Pierluigi Torri e stringendo amicizia con Helmut Berger.
Mario Bava le affidò il ruolo di Eva Kant nel suo film tratto dal fumetto Diabolik, Pier Carpi le dette una parte demoniaca in “Un’ombra nell’ombra”. Andando avanti nella carriera si vide sempre più spesso affidare, accanto a partecipazioni in grandi produzioni internazionali come “Mahogany” con Diana Ross, ruoli dichiaratamente erotici.
Basta scorrere i titoli dei suoi ultimi film: da “Perversione” a “L’osceno desiderio”, da “La dottoressa preferisce i marinai” a “Taxi-love servizio per signora”. Sulla dolce vita romana, di cui fu tra i protagonisti ai tempi in cui era in voga il “Number one” , frequentato dal suo accompagnatore Pierluigi Torri, la Mell ha scritto un libro a sfondo autobiografico.
L’attrice fece scalpore anche per le sue turbolente love-story: con Anthony Perkins e Alexander Onassis, con Roman Polanski e Tadeusz Kantor. Il suo ultimo film, “I love Vienna” è stato premiato al Festival di Wells, in alta Austria.

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