G7 o e poi G8, mai nella storia tutti i grandi del mondo trovarono il modo di incontrarsi come quell’8 aprile 2005 a Roma per i funerali di Karol Wojtyła, Papa Giovanni Paolo II. Il Papa polacco, il primo non italiano dopo mezzo millennio, il papa del pontificato tra i più longevi della storia era morto sei giorni prima dopo un lunghissimo calvario di malattie e di sofferenze. Già prima dell’annuncio della morte centinaia di migliaia di pellegrini giunsero con ogni mezzo nella capitale. Si è calcolato che ad assistere all’imponente cerimonia funebre attraverso i maxischermi allocati nelle diverse piazze romane furono oltre cinque milioni di persone mentre la TV trasmetteva l’avvenimento in mondovisione realizzando share di ascolto impensabili per qualsiasi altro evento del genere. Cosa rese così incredibilmente spettacolare quella morte e quell’ultimo saluto al Papa del “mi corrigirete”? Certo la vita di quest’Uomo prete operaio e combattente della libertà. Ancor più certa la sua instancabile operosità per abbattere i “muri” e le oppressioni. Ma più di tutto fu la lotta che intraprese contro la morte mostrando al mondo e sulla sua persona la tragedia dei mali e delle sofferenze.
8 aprile 2005: il più grande funerale della storia alla morte di Giovanni Paolo II.
8 Aprile 2022, 04:00
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