Un gruppo di militanti di Potere Operaio, formato da Carlo Fioroni, Maria Cristina Cazzaniga e Franco Prampolini, insieme ad esponenti della malavita, rapisce a Milano l’ingegnere Carlo Saronio, discendente di una famiglia di industriali. L’intento dei rapitori è quello di chiedere un riscatto miliardario per finanziare le attività del gruppo terroristico. Ma le cose non vanno come previsto. Una dose eccessiva di cloroformio, usato per stordire la vittima, uccide Saronio. I rapitori chiedono comunque il riscatto che la famiglia, ignara, paga; saranno arrestati in Svizzera con parte del bottino. Il cadavere di Saronio sarà rinvenuto solo nel 1979.