Muore il poeta Jean Cocteau, senza riuscire a pronunciare il discorso funebre per la sua amica Edith. Nato nel 1889, annoverato tra i grandi pensatori del primo novecento, è amico di tutti gli artisti della Parigi degli anni Venti, da Derain a Picasso, da Matisse a Man Ray. Mondano ed elegante, vive una relazione omosessuale col giovanissimo Raymond Radiguet.
Quando quest’ultimo muore Cocteau, già oppiomane, entra in una clinica per disintossicarsi. Qui scrive “Oppio”, una sorta di diario ispirato ai poeti maledetti. Il suo capolavoro resta “Les Enfants terribles”. Molto importante per la storia della musica è “Il gallo e l’arlecchino”, saggio del 1918 sull’estetica musicale del Gruppo dei Sei, il circolo musicale sorto spontaneamente a Parigi negli anni Venti.
11 ottobre 1963. La scomparsa di Jean Cocteau, poeta surrealista.
11 Ottobre 2024, 00:02
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