Nome: San Felice da Nola
Titolo: Confessore e Martire
Nascita: Metà del III secolo, Nola
Morte: 313 circa, Nola
San Felice da Nola, celebrato come il Santo del giorno 14 gennaio, è uno dei simboli della fede cristiana e della perseveranza contro le avversità. Nato a Nola nella seconda metà del III secolo in una famiglia nobile, scelse di dedicarsi alla vita sacerdotale, diventando un modello di dedizione e amore per il prossimo.
La vita e i miracoli di San Felice
San Felice visse durante le persecuzioni contro i cristiani sotto l’Impero Romano. La sua fede incrollabile lo portò a subire arresti e torture. Un miracolo noto nella sua biografia è la liberazione da una prigione per mano di un angelo, evento che gli permise di continuare la sua missione cristiana.
Un altro episodio significativo narra di quando, inseguito dai persecutori, si rifugiò in una grotta. Una ragnatela, formatasi miracolosamente all’ingresso, fece credere agli inseguitori che nessuno fosse entrato, salvandolo dalla cattura.
Nonostante le difficoltà, San Felice scelse di vivere in estrema povertà, lavorando con le proprie mani per mantenersi e curando un piccolo orto. La sua umiltà e dedizione gli valsero l’ammirazione dei fedeli.
Il culto di San Felice
La Chiesa riconosce San Felice come martire, pur non avendo subito una morte cruenta, per le grandi sofferenze patite durante le persecuzioni. Dopo la sua morte, fu sepolto presso le Basiliche paleocristiane di Cimitile, vicino Nola, dove la sua tomba divenne nota come Ara Veritatis. Questa era ritenuta miracolosa per la capacità di smascherare i falsi testimoni.
Il prodigio della manna
Ogni anno, il 15 novembre o l’8 dicembre, si verifica il prodigio della manna, un liquido rugiadoso che sgorga dalla tomba del santo. Questo evento è considerato un segno della protezione di San Felice su Nola ed è al centro della devozione popolare.
La statua miracolosa
Durante l’eruzione del Vesuvio del 1872, avvenne un altro evento straordinario legato a San Felice, il Santo del giorno 14 gennaio. La sua statua in marmo, eretta nel 1796, si contorse miracolosamente verso la colata lavica, come se volesse proteggere la città. Questo prodigio fu ufficialmente riconosciuto dalla Chiesa, rafforzando ulteriormente la devozione verso il santo.