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31 dicembre 1980. La scomparsa di Marshall McLuhan, il sociologo dei media.

Il 31 dicembre 1980 segna l’anniversario della scomparsa di Marshall McLuhan, sociologo e filosofo canadese che ha rivoluzionato la comprensione del ruolo dei media nella società moderna.
Nato il 21 luglio 1911 a Edmonton, Alberta, McLuhan è considerato uno dei pensatori più influenti del XX secolo nel campo della comunicazione e dei media.

Conosciuto per concetti ormai entrati nel lessico comune, come “villaggio globale” e “il medium è il messaggio”, McLuhan ha anticipato molte delle dinamiche che caratterizzano l’era digitale.
La sua capacità di analizzare le implicazioni sociali, culturali ed economiche dei mezzi di comunicazione lo ha reso una figura imprescindibile per chiunque voglia comprendere l’evoluzione dei media e il loro impatto sulla società.

Uno dei suoi lavori più celebri, “La Galassia Gutenberg” (pubblicato nel 1962), esplora come l’invenzione della stampa abbia trasformato il pensiero umano, passando da una cultura orale a una visiva e lineare.
McLuhan ha dimostrato come ogni nuovo medium non sia solo uno strumento neutro, ma un vero e proprio agente di cambiamento, in grado di ridefinire i paradigmi sociali e culturali.

“Il medium è il messaggio”, una delle sue affermazioni più famose, sottolinea l’importanza della struttura del mezzo di comunicazione rispetto al contenuto che veicola. McLuhan sosteneva che l’impatto di un medium risiede nella sua capacità di modificare il modo in cui percepiamo e interagiamo con il mondo.
Questa intuizione è particolarmente rilevante nell’era digitale, dove le tecnologie come internet, i social media e gli smartphone hanno ridefinito le modalità di comunicazione e relazione.

Il concetto di “villaggio globale”, introdotto da McLuhan, descrive il fenomeno per cui i mezzi di comunicazione elettronici hanno accorciato le distanze fisiche, rendendo il mondo una rete interconnessa. Sebbene l’idea sia nata in un contesto analogico, essa si è rivelata profetica nell’era di internet, dove le informazioni viaggiano in tempo reale e le interazioni sono globali.

Nonostante la sua fama, McLuhan non è stato esente da critiche. Alcuni lo consideravano eccessivamente determinista, attribuendo ai media un potere quasi assoluto nel plasmare la società. Tuttavia, la sua capacità di stimolare dibattiti e di anticipare le trasformazioni tecnologiche e culturali rimane incontestabile.

Marshall McLuhan è morto il 31 dicembre 1980 a Toronto, a causa di complicazioni legate a un ictus subito l’anno precedente, che lo aveva lasciato parzialmente incapace di comunicare.
La sua eredità intellettuale continua a influenzare studiosi, artisti e professionisti della comunicazione, rendendolo un punto di riferimento fondamentale per chiunque voglia comprendere il rapporto tra media e società.

Il pensiero di McLuhan resta attuale, un faro per navigare l’oceano complesso e in continua evoluzione della comunicazione moderna. Il suo lavoro ci invita a riflettere su come i media non solo trasmettono messaggi, ma li modellano e li trasformano, influenzando profondamente le nostre vite e il nostro modo di essere nel mondo.

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