Il 23 novembre 1985 rimarrà una data indelebile nella memoria collettiva per la tragedia che coinvolse il volo EgyptAir 648, un Boeing 737 decollato da Atene e diretto al Cairo. Quella che doveva essere una tratta ordinaria si trasformò in un incubo, segnando uno dei capitoli più drammatici della storia dell’aviazione civile.
Il dirottamento
Durante il volo, un gruppo di terroristi armati prese il controllo dell’aereo, costringendo l’equipaggio a deviare la rotta verso la Valletta, capitale dell’isola di Malta. I motivi del dirottamento erano radicati nelle tensioni geopolitiche dell’epoca, anche se i dettagli precisi delle richieste non furono mai del tutto chiariti. La tensione a bordo dell’aereo era palpabile: 98 persone, tra passeggeri e membri dell’equipaggio, furono tenute sotto la minaccia delle armi.
L’atroce escalation
Il 24 novembre, dopo lunghe e infruttuose negoziazioni, i dirottatori iniziarono a giustiziare alcuni ostaggi, uccidendo sei passeggeri per dimostrare la loro determinazione. La situazione precipitò rapidamente, portando le autorità maltesi a prendere una decisione difficile: dare il via libera all’intervento militare.
L’attacco dei reparti speciali
I reparti speciali egiziani furono incaricati di porre fine al dirottamento.
Quello che ne seguì fu un assalto cruento e tragico. Durante l’irruzione, i dirottatori reagirono con estrema violenza, lanciando bombe a mano contro gli ostaggi. L’assalto si trasformò in un inferno di fuoco e distruzione: 59 persone persero la vita, tra cui molti passeggeri innocenti, e altre 26 rimasero gravemente ferite.
Le vittime e il dolore internazionale
La tragedia sollevò un’ondata di dolore e indignazione in tutto il mondo. Le vittime appartenevano a diverse nazionalità, sottolineando l’internazionalità della tragedia. Famiglie distrutte, vite spezzate e sogni infranti: il volo EgyptAir 648 divenne un simbolo della brutalità del terrorismo e dell’urgenza di migliorare la sicurezza aerea internazionale.
Le conseguenze
L’attacco segnò un punto di svolta nella gestione delle crisi legate al terrorismo aereo.
Molti Paesi, tra cui l’Egitto e Malta, rividero le loro politiche di sicurezza per prevenire future tragedie simili.
Tuttavia, le modalità dell’intervento egiziano furono oggetto di controversie: molti criticarono l’assalto per la sua esecuzione, considerata troppo rischiosa e mal pianificata.
La memoria
Quasi quarant’anni dopo, la tragedia del volo EgyptAir 648 continua a essere ricordata come una delle peggiori della storia dell’aviazione.
Ogni anniversario diventa un’occasione per riflettere sull’importanza della sicurezza, della cooperazione internazionale e della necessità di non dimenticare le vittime di quel tragico evento.
La tragedia del 23 novembre 1985 ci ricorda quanto fragile possa essere la linea tra pace e caos, e quanto sia vitale continuare a lavorare per un mondo in cui simili atrocità non abbiano più luogo.