Muore nel carcere di Lione Klaus Barbie, l’ufficiale tedesco noto con il soprannome di “macellaio” o “boia di Lione”. Comandante della Gestapo durante l’occupazione nazista della Francia, ordina la deportazione di centinaia di ebrei e la tortura e la eliminazione fisica di molti patrioti francesi. Nel settembre 1944, in previsione di una imminente avanzata degli alleati, brucia tutti gli archivi della Gestapo di Lione e fa uccidere un centinaio di possibili testimoni del suo operato.
Sfuggito al processo di Norimberga, dopo la seconda guerra mondiale partecipa ad attività di “intelligence”, prestando la sua opera per i servizi segreti americani e boliviani. Arrestato ed estradato nel 1983 in Francia, nel 1987 venne processato e condannato all’ergastolo.