Muore Eugenio Montale, uno tra i massimi poeti italiani. Genovese, autodidatta, nel 1925 pubblica la sua raccolta di liriche “Ossi di seppia”. Alla fine della Seconda Guerra mondiale si iscrive al Partito d’Azione e inizia una intensa attività giornalistica per il Corriere della Sera. Nel 1967 viene nominato senatore a vita. Nel 1975 arriva il riconoscimento più importante, il Premio Nobel per la Letteratura. Dice di sé Montale : “Le mie poesie sono funghi nati spontaneamente in un bosco”. Oltre ad “Ossi di Seppia”, scrive “Le Occasioni” e “La bufera e altro”.