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24 giugno 1859. La cruenta battaglia di Solferino che ispirò la nascita della Croce Rossa.

Antefatti: la Battaglia di Magenta, combattuta il 4 giugno 1859 è stata il primo  scontro della seconda guerra di indipendenza combattuta tra le truppe francesi di Napoleone III, supportate da unità piemontesi, e l’esercito austriaco.
L’allora presidente del Consiglio dei Ministri del regno di Sardegna, Camillo Benso, conte di Cavour fu l’artefice della seconda guerra d’indipendenza tramite una serie di procedure economiche e militari, stringendo un’alleanza del Regno Sabaudo con la Francia di Napoleone III, con ottica antiaustriaca. Quindi, a Cavour bastò provocare l’Austria tramite stampa e manovre militari sino a farsi dichiarare guerra,
Una guerra che si concluse il 12 luglio 1859 con l’armistizio di Villafranca, dove l’Austria sconfitta fu costretta a cedere la Lombardia alla Francia, che a sua volta la girò al Regno di Sardegna.
La capitolazione degli austriaci avvenne dopo una sanguinosa battaglia di Solferino e San Martino combattuta il 24 giugno 1859 in Lombardia nei pressi delle due località in provincia di Mantova.
Un evento passato alla storia come la “battaglia dei tre Re”, in quanto i tre eserciti erano comandati dai rispettivi sovrani: Napoleone III per la Francia, Vittorio Emanuele II per il Regno di Sardegna e Francesco Giuseppe per l’Austria.
I francesi e i piemontesi sebbene alleati, secondo la più recente storiografia impegnarono gli austriaci separatamente. I piemontesi, sull’ala sinistra dello schieramento si batterono in uno scontro a sé che prese il nome di battaglia di San Martino, mentre storicamente, l’insieme dei combattimenti è più noto come battaglia di Solferino.
Nel suo insieme, la battaglia di Solferino vedeva in campo circa 80.000 franco piemontesi, con 240 pezzi di artiglieria e 90.000 soldati austriaci, con 310 cannoni.
Dopo una giornata di durissimi scontri la vittoria, riportata dall’esercito franco-sardo era costata loro un numero di vittime altissimo: 11.500 tra morti e feriti. Gli austriaci, che avevano avuto la peggio, ne ebbero ben 21.500. Un totale di vittime superiore a quello della battaglia di Waterloo.
Spettatore della battaglia fu il letterato ginevrino Henry Dunant, inviato a seguire l’Imperatore francese alla testa delle truppe franco-piemontesi. Impressionato dalla carneficina, Dunant scrisse “Souvenirs de Solférino” (1862), diventando l’ispiratore dell’istituzione della Croce Rossa, istituita nella conferenza di Ginevra del 1863, dove i delegati del Comitato Internazionale di Soccorso ai Militari Feriti, che diventerà poi il Comitato Internazionale della Croce Rossa, ne scelsero il simbolo invertendo i colori della bandiera elvetica, proprio in onore dell’ispirazione svizzera.
Considerazioni personali: “in questi momenti viene da pensare quanto certe cruente stragi di vite umane abbiano ispirato palliativi sistemi per arginare una crudeltà della razza umana che si ripresenta

Carlo Mariano Sartoris

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