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Lettera a Massimo Troisi: perché la Poesia non è di chi la scrive, ma è di chi gli serve!

Caro Massimo, ti scrivo una lettera. Perché le parole scritte sono sicura che ti arrivano anche “là ‘ncopp” (cioè lì sopra, dove stai tu adesso).
Oggi, “in questa triste ricorrenza”, sono trent’anni che te ne sei andato. Eh! Lo so che tu “ti saresti stato ancora un poco”.
E tanti di noi – tanti ma proprio tanti assai – continuano a sentire la tua mancanza.
Sai, c’è in giro una diceria: ogni vero napoletano, che sia napoletano di nascita o di animo poco importa, si ricorda esattamente dove si trovava e cosa stava facendo quel 4 giugno del 1994.
Io mi ricordo mia mamma che piangeva piano sul divano davanti alla televisione accesa.
Mi ricordo di aver pensato che non ci sarebbero più stati film scritti apposta per metterci la colonna sonora di Pino Daniele. Già, il tuo amico Pino Daniele: quello che ha scritto una canzone per ogni momento della mia vita.
Massimo caro, quant’è brutto sentirsi dentro il pensiero: “senza ‘e te”. Perché puoi scendere a patti con l’idea della morte di qualcuno che è amore e “non un calesse”, puoi accettare la morte di un’amica con cui hai “spartito il pane e il sonno”, ti fai una ragione della morte di quel qualcuno che passando per caso dalla tua vita l’ha “scuncicata forte” lasciandosi dietro “tutto il bene e tutto il male del mondo”.
La Morte esiste e lo sai e ci puoi fare i conti, ci puoi persino discutere.
Ma il “senza ‘e te” è assoluto e non c’è riparo.
E tuttavia, caro Massimo, “Non ci resta che piangere” ma… ci resta la Poesia.
La Poesia di un’inquadratura ben fatta, di una musica che si spande in un vicolo la sera, di una frase letta in un libro tanto tempo fa, di una scena di film che ti fa piangere in una sala buia, di una canzone cantata urlando ad un concerto mentre stringi quella mano. La Poesia del “vento della  scogliera”.
Grazie Massimo. Tu eri “solo uno a leggere e noi siamo in tanti qua a scrivere” di te.

Laura Persico Pezzino

Nota dell’Autrice: tutto il virgolettato è puramente voluto per sottolineare l’importanza della citazione. Qualcuno coglierà al volo il riferimento e qualcuno dovrà magari fare una ricerca su Google. Per me pure la citazione è Poesia.

“La Poesia non è di chi la scrive, ma è di chi gli serve”

Citazione dal film Il Postino (1994) Regia Michael Radford, con Massimo Troisi e Philippe Noiret, tratto dal romanzo di Antonio Skarmeta “Il postino di Neruda”

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