Politico e scrittore italiano, ha come ideale politico una Italia liberata dal dominio straniero, unita in una confederazione di stati governata da casa Savoia, con un ordinamento monarchico costituzionale di tipo inglese. In seguito al moto liberale del 1821, al quale peraltro non partecipa, Balbo viene esiliato; ed è allora che si concentra sugli studi storici e filosofici e scrive le sue prime grandi opere come “Le speranze d’Italia”. Dopo la concessione dello statuto albertino viene affidato a Balbo l’incarico di dirigere nel 1848 il primo gabinetto costituzionale del Regno sabaudo.