L’anarchico Michele Schirru viene fucilato per aver organizzato un piano per uccidere Mussolini. Nato in Sardegna, ma naturalizzato statunitense, Schirru torna in Italia nel 1931 con la convinzione che uccidere il Duce è l’unico modo per liquidare il fascismo.
Alloggia all’albergo Royal a Roma per oltre 2 settimane in attesa del momento giusto per attuare il suo piano. Ma il 3 febbraio viene arrestato.
È processato e condannato con questa motivazione: “Chi attenta alla vita del Duce attenta alla grandezza dell’Italia, attenta all’umanità, perché il Duce appartiene all’umanità“.