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28 aprile 1945: la fucilazione di Mussolini e della Petacci.

Dopo immani errori ed una carneficina che in Italia fece sei milioni di morti, il Dittatore andò, come logica storica vuole, incontro al proprio destino. Non così scontato quello della sua donna, Claretta, che “eroina” di un tempo che fu, e di un’intelligenza particolare, volle per forza legare fino in fondo, come fanno coloro che vogliono per forza passare alla storia, il proprio destino a quello che era stato il Duce di 40 milioni di baionette, mentre il mondo andava verso la bomba atomica.

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